I personaggi di VeronettAmica: incontri che fanno riflettere (parte 2)

Sta proseguendo il nostro piccolo laboratorio in sede qui a VeronettAmica, attraverso la storia e l’arte in compagnia di personaggi più, o meno, conosciuti. Infatti, anche se non sempre sotto le luci dei riflettori, sono persone che si sono rese protagoniste di vicende e testimonianze interessanti da ricordare. Abbiamo conosciuto la determinazione e la tenacia di Reinhold Messner e Frida Kahlo, che a dispetto della sorte hanno portato avanti la loro passione, riuscendo ad affermarsi come protagonisti indiscussi il primo dell’alpinismo e la seconda della pittura del secolo scorso. Anche questa volta a farci visita sono stati due personaggi completamente diversi tra loro, provenienti da due mondi e due epoche molto distanti, ma due splendidi esempi di cosa possa significare l’amore per la scrittura e la letteratura. Prima si è presentato ai ragazzi Plinio il Giovane, autore della Roma antica che con i suoi scritti ci permette di rivivere la terribile eruzione del Vesuvio nel lontano 79 d.C., una catastrofe naturale che ha segnato il mondo antico, e non solo. I ragazzi si sono lasciati coinvolgere dal racconto in prima persona e sono rimasti impressionati quando poi sono state loro mostrate alcune fotografie dei primi scavi archeologici: corpi carbonizzati e come congelati nei loro gesti quotidiani, corpi risalenti a duemila anni fa! Partecipazione ed entusiasmo si sono poi confermati anche il giorno successivo con la visione del film “Pompei”.

Plinio il Giovane

Due settimane dopo a bussare alla porta di VeronettAmica è stata Anna Grigorev’na Snitkina con il colbacco e i guanti tipici delle fredde terre di Russia: è la giovane moglie di Fёdor Mihailovič Dostoevskji, uno dei più importanti autori della letteratura russa di fine Ottocento.

Anna Grigorev’na Snitkina

Fu lei a stenografare sotto dettatura, durante il giorno, il famoso romanzo “Il giocatore”, di duecentoquaranta pagine, in soli ventisei giorni, e a trascriverlo poi in lingua russa la sera. Partendo dalle sue incredibili doti e dalla sua abnegazione, Mariolina, coordinatrice del Centro diurno, ha raccontato vita e traversie della coppia, insegnando poi ai ragazzi a scrivere i loro nomi in alfabeto cirillico.

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